sabato 29 marzo 2014

Dal contratto con gli italiani alla cambiale in bianco

Ovvero: votaci, poi ti faremo sapere...

Demetrio, in questo commento, sostiene che:

«Una delle caratteristiche strutturali della sinistra italiana (e non) è il settararismo.

Messaggi del tipo "diffidate di tutti quelli che sembrano volere cose simili a quelle che voglio io" servono a chi ha già un certo seguito politico da incrementare rispetto ai "concorrenti". Diversamente, l'operazione rivela che si è mossi da spinte puramente egocentriche e narcisitico-autoconfermative .

Due cose, di per sè elementari: 

1) chi ha anche una vaga idea di quali interessi ruotino intorno alla moneta unica e di quali mezzi dispongano i portatori di quegli interessi, sa bene che se Il M5S si mettesse a proclamare che fra i suoi obiettivi c'è l'uscita dall'euro "senza se e senza ma", esso firmerebbe la sua condanna a morte. Il ricorso alle strategie distingue coloro che fanno politica nell'interesse della "polis" dagli altri.

2) E' macroscopicamente falso che la Costituzione della Repubblica Italiana ammette alla guida della Nazione solo forze politiche di orientamento socialista.»


Aniello Prisco, in quest'altro commento, ribadisce che:

«Fiorenzo Fraioli, tu chiedi di conoscere gli obiettivi politici. Sono noti e pubblicati ovunque. Gli obiettivi in Europa sono stati presentati a dicembre 2013, pensa come siamo chiari. Se tu per obiettivi del M5S ritieni che debbano necessariamente convergere con le tue idee e modalità di azione forse questo ti anticipo che non credo sarà raggiungibile. La determinazione con cui andremo in europa sarà la stessa con la quale ci siamo recati in parlamento. Vedrai che gli echi europei giungeranno fino a noi. 
Leggo con dispiacere che usi il termine bimbi, lo stesso che hai usato durante l'incontro che ha generato qualche critica nei tuoi confronti. Infatti, ti è stato concesso di parlare, di esprimere pubblicamente il tuo pensiero (a me sembrava un comizio elettorale a dire il vero) e quando sei arrivato alla fine del tuo discorso hai chiamato bimbi la platea, credo poco carino. Fai le tue valutazioni. Sulla linea politica del M5S in europa hai usati argomenti poco validi perché hai citato due fogli di meetup comunali che non sono i tenutari della linea politica europea del M5S e su questo sei stato deriso, credo anche opportunamente (come dire che la linea dell'ARS la determinano solo i Los Calimeros, troppo semplificativo).»

Demetrio è anonimo, Aniello Prisco ci mette la faccia, e questo, per me, fa una bella differenza; anche se molti non danno importanza a ciò. Ma il mondo è bello perché è vario.

Comincio con la seconda osservazione di Demetrio (E' macroscopicamente falso che la Costituzione della Repubblica Italiana ammette alla guida della Nazione solo forze politiche di orientamento socialista). Caro Demetrio, dire che una Costituzione è di orientamento socialista (o liberista) non significa affermare che Essa ammetta la partecipazione alla guida della Nazione solo alle forze socialiste (o liberiste). Una Costituzione è socialista (meglio: di orientamento socialista) se, quando e nella misura in cui, impone vincoli al libero gioco delle forze del mercato. Altrimenti è di orientamento (o ispirazione) liberale. Nei casi estremi, una costituzione socialista può essere collettivista, e una costituzione liberale può essere liberista. La Costituzione italiana del 1948 è di orientamento socialista ma non collettivista. Il trattato di Maastricht è una NON costituzione liberista.

Il primo commento di Demetrio e quello di Aniello hanno un elemento in comune: la difesa della posizione del M5S su euro ed Unione Europea. Demetrio sembra sostenere che il M5S non si esprima apertamente su euro e UE per tatticismo, mentre Aniello afferma che la posizione del M5S è nota e chiara fin dal dicembre 2013.

Ignoro se Demetrio sia un iscritto al M5S (ah, gli anonimi!), per cui prendo la sua affermazione come un esempio del fatto che, a quanto pare, ci sono alcuni che non hanno ancora contezza del fatto che il M5S ha espresso la sua posizione su euro e UE già dal dicembre 2013.

E veniamo a queste posizioni. I venti punti del programma del M5S sono qui. L'unico dei venti punti che parla di euro è l'ottavo, che recita: "Referendum sulla permanenza nell'euro". Basta.

Se la grammatica non è un optional, questo significa che il M5S non ha una posizione sull'euro. Semplicemente, il M5S afferma che è giusto e democratico che, a decidere, siano i cittadini, attraverso un referendum.

Ma allora, carissimo Aniello Prisco, in cosa sbaglio io quando affermo, urbi et orbi, che il M5S non è contro l'euro? E che non è nemmeno contro l'Unione Europea, che nei venti punti di programma non è nemmeno citata?

Bada bene, caro Aniello Prisco, che io non sono venuto a dire, nell'incontro di lunedì 24 marzo 2014 a Frosinone (Non si può dire tutto!) che il M5S sia a favore dell'euro! No! Ho detto che non è vero, come dicono i media mainstream, che esso sia contro l'euro! E ho posto una domandina: perché i media mainstream asseverano l'idea che il M5S sia contro l'euro, quando il M5S NON HA UNA POSIZIONE SULL'EURO?

C'è di peggio, ovviamente! I media mainstream descrivono come antieuro addirittura forze che vogliono mantenere la moneta unica, come la lista Tsipras e Fratelli d'Italia.

La sostanza delle cose è che questi partiti hanno surclassato il Berlusconi del contratto con gli italiani del 2001, reiterato nel 2007, infine imitato da Matteo Renzi il 12 marzo 2014!

Qui non c'è nemmeno un contratto, ma una cambiale in bianco!

Eppure milioni di elettori si apprestano a votare il M5S alle prossime elezioni per il rinnovo dello pseudo parlamento europee. Anche Demetrio, immagino, e sicuramente il simpatico (questo è vero) Aniello Prisco, che sembrano soddisfatti di sottoscriverla. Il primo perché si tratterebbe di una "tattica", il secondo perché è d'accordo sul fatto che un partito non abbia una sua posizione sul più grave e urgente problema politico che abbiamo. Quest'ultima è la ragione per cui, prendendo la parola il 24 marzo scorso all'incontro con gli eletti del M5S, ho affermato che "oggi non è più il momento di fare i bambini". E' pur vero che i volantini che ho esibito sono stati stampati da due singoli meetup, e dunque non rispecchiano la posizione del M5S, ma è evidente che questa posizione non c'è, se non nel senso che saranno i cittadini a decidere! Attraverso un referendum consultivo che non potrà avere alcun valore vincolante, stante il fatto che i trattati internazionali non possono essere sottoposti a referendum, come dètta la nostra Costituzione.

Ribadisco dunque la mia affermazione: chi voterà per il M5S alle prossime elezioni europee si comporterà da bambino. Un bambino speranzoso che qualcuno, che capisce più di lui, dopo avergli fatto firmare una cambiale in bianco si occuperà del più grave problema politico che abbiamo.

Io, purtroppo, non sono più un bambino, anzi comincio ad essere vecchio. E' mio dovere, però, far presente l'amara realtà ai tanti che, dopo decenni di disimpegno politico, sono ancora politicamente dei "bimbi". I più intelligenti di questi "bimbi", a un certo punto, capiranno, e si renderanno conto che nessuno verrà a salvarli. Siamo noi che dobbiamo salvarci da soli, facendo lo sforzo di guardare in faccia l'aspra realtà dei fatti, "senza sogni né fogni". La sostanza di questa aspra "verità" è che siamo soli, con le nostre forze, davanti al più devastante attacco alla libertà, alla democrazia e al benessere sociale dall'avvento del fascismo. Siamo noi che dobbiamo costruire i partiti che ci difenderanno, scegliendo i migliori e sostenendoli nella dura battaglia per la libertà e la democrazia che essi dovranno combattere in prima linea. Senza un popolo alle nostre spalle noi dell'ARS, come pure i compatrioti di altri movimenti che si battono per la difesa dei valori, dello spirito e della lettera della Costituzione del 1948, saremo destinati alla sconfitta. E voi con noi, bimbi belli.

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