sabato 15 marzo 2014

L'economia politica è una scienza nomotetica o idiografica?

"In Storia e scienza della natura (1894) Windelband distingue le scienze in nomotetiche (dal greco nómos e thetikós: «che stabilisce leggi») e idiografiche (dal greco ídios e graphikós: «che descrive il particolare»: le prime sono le scienze della natura che, descrivendo fenomeni che si ripetono esattamente nelle stesse condizioni, possono formulare «leggi» generali, mentre le seconde sono le scienze storiche che, studiando fenomeni che accadono una volta sola, unici, non ripetibili e particolari, non formulano leggi generali, ma esprimono «figure» individuate dal loro «valore» (v. ad esempio Immagine idiografica), perché «solo ciò che è unico ha valore»".

Secondo me l'economia politica è una scienza idiografica... che per necessità ci sforziamo di considerare nomotetica. Tutta colpa del rapporto incestuoso tra la parolina "economia" e la parolina "politica". Per meglio dire: una scienza nomotetica dal passato fino all'istante "adesso", idiografica da "adesso" in poi.

Specifico meglio: ciò che accade qui ed ora è unico; solo dopo che è accaduto (solo dopo) diventa un dato che è possibile utilizzare in una filosofia della storia. Tirremm'innanze!

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