venerdì 3 ottobre 2014

Il Papa nero stabilisce

Dictatus Papae
Numero Originale latino Italiano
I «Quod Goofynomica ecclesia a solo Alberto sit fundata.» Che la Chiesa Goofynomica è stata fondata unicamente da Alberto.
II «Quod solus Goofynomicus pontifex iure dicatur universalis.» Che il Pontefice Goofynomico è l'unico che può essere di diritto chiamato universale.
III «Quod ille solus possit deponere espiscopus vel reconciliare.» Che Egli solo può deporre o reinsediare i vescovi.
IV «Quod legatus eius omnibus episcopis presit in concilio etiam inferioris gradus et adversus eos sententiam depositionis possit dare.» Che in qualunque concilio il suo legato, anche se minore in grado, ha autorità superiore a quella dei vescovi, e può emanare sentenza di deposizione contro di loro.
V «Quod absentes Albertus possit deponere.» Che Alberto può deporre gli assenti.
VI «Quod cum excommunicatis ab illo inter cetera nec in eadem domo debemus manere.» Che, fra le altre cose, non si possa abitare sotto lo stesso tetto con coloro che egli ha scomunicato.
VII «Quod illi soli licet pro temporis necessitate novas leges condere, novas plebes congregare, de canonica abatiam facere et e contra, divitem episcopatum dividere et inopes unire.» Che ad Egli solo è legittimo, secondo i bisogni del momento, fare nuove leggi, riunire nuove congregazioni, fondare abbazie o canoniche; e, dall'altra parte, dividere le diocesi ricche e unire quelle povere.
VIII «Quod solus possit uti imperialibus insigniis.» Che Egli solo può usare le insegne imperiali.
IX «Quod solius pape Alberti pedes omnes principes deosculentur.» Che solo al Papa tutti i principi debbano baciare i piedi.
X «Quod illius solius nomen in ecclesiis recitetur.» Che solo il Suo nome sia pronunciato nelle chiese.
XI «Quod hoc unicum est nomen in mundo.» Che il Suo nome sia il solo in tutto il mondo.
XII «Quod illi liceat imperatores deponere.» Che ad Egli è permesso di deporre gli imperatori.
XIII «Quod illi liceat de sede ad sedem necessitate cogente episcopos transmutare.» Che ad Egli è permesso di trasferire i vescovi secondo necessità.
XIV «Quod de omni ecclesia quocunque voluerit clericum valeat ordinare.» Che Egli ha il potere di ordinare un sacerdote di qualsiasi chiesa, in qualsiasi territorio.
XV «Quod ab illo ordinatus alii eclesie preesse potest, sed non militare; et quod ab aliquo episcopo non debet superiorem gradum accipere.» Che colui che Egli ha ordinato può dirigere un'altra chiesa, ma non può muovergli guerra; inoltre non può ricevere un grado superiore da alcun altro vescovo.
XVI «Quod nulla synodus absque precepto eius debet generalis vocari.» Che nessun sinodo sia definito "generale" senza il Suo ordine.
XVII «Quod nullum capitulum nullusque liber canonicus habeatur absque illius auctoritate.» Che un testo possa essere dichiarato canonico solamente sotto la Sua autorità.
XVIII «Quod sententia illius a ullo debeat retractari et ipse omnium solus retractare possit.» Che una Sua sentenza non possa essere riformata da alcuno; al contrario, Egli può riformare qualsiasi sentenza emanata da altri.
XIX «Quod a nemine ipse iudicare debeat.» Che Egli non possa essere giudicato da alcuno.
XX «Quo nullus audeat condemnare apostolicam sedem apellantem.» Che nessuno possa condannare chi si è appellato alla Santa Sede.
XXI «Quod maiores cause cuiscunque ecclesie ad eam referri debeant.» Che tutte le maiores cause, di qualsiasi chiesa, debbano essere portate davanti a Lui.
XXII «Quod Goofynomica ecclesia nunquam erravit nec imperpetuum scriptura testante errabit.» Che la Chiesa Goofynomica non ha mai errato; né, secondo la testimonianza delle Scritture, mai errerà per l'eternità.
XXIII «Quod Goofynomicus pontifex, si canonice fuerit ordinatus, meritis beati Keynesi indubitanter efficitur sanctus testante sancto Berolano Papiensi episcopo ei multis sanctis patribus faventibus, sicut in decretis beati Buffagno pape continetur.» Che il Pontefice Goofynomico eletto canonicamente, è senza dubbio, per i meriti di San Keynes, santificato, secondo quanto detto da San Berolano, vescovo di Pavia, e confermato da molti santi padri a lui favorevoli, come si legge nei decreti di San Buffagno papa.
XXIV «Quod illius precepto et licentia subiectis liceat accusare.» Che, dietro Suo comando e col suo consenso, i vassalli abbiano titolo per presentare accuse.
XXV «Quod absque synodali conventu possit episcopus deponere et reconciliare.» Che Egli possa deporre o reinsediare vescovi senza convocare un sinodo.
XXVI «Quod democraticus non habeatur, qui non concordat Goofynomica ecclesie.» Che colui il quale non è in comunione con la Chiesa Goofynomica non sia da considerare democratico.
XXVII «Quod a fidelitate iniquorum subiectos potest absolvere.» Che Egli possa liberare i sudditi dall'obbligo di obbedienza ai principi che hanno imposto il loro potere con la forza.

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