giovedì 24 dicembre 2015

Divulgatori e subdivulgatori

Scrive Enea Boria: "Forse dovrei aprirmi un blog e fare della subdivulgazione anche io. Fiorenzo, tu che di subdivulgazione ne sai, ti importuno per chiederti un parere."

Risponde Francesco Colonna: "il problema è che alla fine lo leggeranno grosso modo gli stessi che ti leggono su Facebook e al massimo, se fai buon marketing digitale, un po' di lettori dei siti di informazione ed opinione che già frequenti. E' durissima invece catturare persone che la pensano in altro modo (sai bene a chi posso riferirmi) o persone che usano il web per cazzeggio. Quasi impossibile raggiungere numeri di rilievo. Lo devi fare più che altro per tua passione personale."

Caro Enea, le osservazioni di Francesco Colonna sono assolutamente realistiche. Tuttavia vorrei spendere due parole sul concetto di "subdivulgazione".

Chi è il subdivulgatore? E' uno che divulga cose che non conosce per esperienza diretta. Il subdivulgatore è uno convinto che ciò che altri, che operano professionalmente in campi diversi dal suo, "narrano", sia giusto, e dunque dà una mano per farlo conoscere. Io sono un princeps subdivulgatorum, avendo assai contribuito a far conoscere il pensiero di alcuni grandi divulgatori: Beppe Grillo, Paolo Barnard, Alberto Bagnai, Emiliano Brancaccio, LBC... e molti altri.

Questo meccanismo, cioè la relazione divulgatore-subdivulgatore, soffre di una grave pecca. Viene infatti naturale pensare che, poiché il divulgatore ha conoscenza diretta della verità che diffonde, con ciò il subdivulgatore sia naturaliter una persona di qualità inferiore. Ebbene ciò è palesemente infondato, e anzi si può sostenere il contrario. In realtà il subdivulgatore, se non è un mero ripetitore, svolge un compito altamente specialistico, paradossalmente a un livello superiore di sintesi. E' infatti responsabilità del subdivulgatore integrare le conoscenze specialistiche dei divulgatori a un livello di maggiore complessità, tenendo conto dell'infinita variabilità delle esperienze umane. La minore valenza sociale dei subdivulgatori discende dal fatto che sono molto più numerosi. Una prova, però, che di essi c'è molta domanda.

Trascurare, o sottovalutare, il ruolo e l'importanza dei subdivulgatori è un errore che molti divulgatori, in questi ultimi anni, hanno commesso. Il danno prodotto da questo atteggiamento va ben oltre il fallimento degli sforzi degli stessi divulgatori, essendo ovvia e inevitabile conseguenza di una errata disposizione mentale che rompe in modo irrimediabile la catena di trasmissione delle conoscenze dalle élites specialistiche alle masse.

Ben venga dunque il tuo proposito, caro Enea. Ti invito a dar seguito alla tua idea di aprire un blog, senza preoccuparti troppo di quanto sarai seguito. In ogni caso, il destino dei divulgatori e dei subdivulgatori è simile, consistendo nell'essere utili ma nel venir dimenticati: la Storia non ricorda né gli uni né gli altri, e solo ai veri geni è concessa una relativa immortalità.

Parafrasando il grande Federico di Prussia: cani, volete sopravvivere in eterno? Non abbiamo che da combattere, ognuno come può e sa fare. Tutto il resto è noia.

1 commento:

  1. Se può servire da incoraggiamento...
    Seguirei molto volentieri anche il sanguigno Boria.

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