mercoledì 4 gennaio 2017

Un titolo verità

Il FQ (sezione economia&lobby) titola in cotal guisa un articolo relativo agli aumenti dei pedaggi sulle tratte autostradali date in concessione: "Autostrade, aumenti ingiustificati. La scala mobile colpisce ancora".

Peccato che il titolo, a firma di Dario Balotta,  abbia ben poca attinenza con il contenuto dell'articolo. Scrive infatti Balotta: "Tutti gli automatismi salariali a tutela dei lavoratori sono spariti, come la Scala mobile, utile per difendersi dagli aumenti dei prezzi e dell’inflazione. Solo nei pedaggi autostradali e nelle tariffe amministrate essa resiste alla grande. Si tratta di una scala mobile occulta (un price-cup alla rovescia) per autostrade ed utilities. Settori protetti con ricche rendite di posizione avulse dal contesto di mercato e che sfuggono al controllo dei regolatori pubblici.".

L'articolo di Balotta ha il prego di segnalare una vistosa distorsione dei meccanismi in base a quali vengono calcolati, nei contratti di concessione, i prezzi dei pedaggi, ma il titolista del FQ ha ben pensato di semplificare la questione scrivendo che "La scala mobile colpisce ancora". Ora moltiplicate questa distorsione comunicativa per migliaia di volte ogni giorno, tutti i giorni dell'anno, e capirete perché i media mainstream sono da considerare totalmente inaffidabili.

L'unica verità possibile risiede nella comunicazione dal basso, quella che promana dai social (fin quando non arriverà una stretta normativa a disciplinarli). Vero è che gli algoritmi in grado di segmentare l'universo social, in modo da isolare le voci divergenti lasciandole sfogare in ghetti dai quali nulla fuoriesce, sono pronti da tempo. Manca solo una dichiarazione di stato di emergenza, e il gioco sarà fatto.

A quel punto non resterà che tornare nei bar, la rete social più diffusa e capillare d'Italia.

Era il 2009 quando realizzai questo video:


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