sabato 30 settembre 2017

Razionaloidi e complottistoidi

Il video Sovranità e politica vaccinale ha suscitato qualche reazione di incredulità, credo motivata da una scarsa consapevolezza della velocità con cui la scienza (non lascienza) sta progredendo. Un fatto, questo, che pone in primo piano un problema già presente da tempo ma fino ad ora considerato meno importante di quanto non sia: l'aumento esponenziale del gap tra la frontiera della tecnologia e la percezione che si ha delle sue implicazioni a livello politico. Il quale "livello politico", lo ricordo per l'ennesima volta, altro non è che la necessità di gestire la crescente asimmetria di potere tra chi controlla lo sviluppo scientifico e chi lo subisce passivamente.

Nel tentativo di suscitare, nel piccolo mondo al quale riesco a mandare messaggi, il desiderio di colmare questo ritardo, onde avviare una riflessione politica su un tema che sento come urgente, vi propongo questo video. Magari qualcuno diventerà meno ingenuamente razionaloide e un po' più maliziosamente complottistoide.



4 commenti:

  1. Perdonami Fiorenzo, ma quale stato d' animo dovrebbe indurci questo splendido video? Inquietudine, paura, angoscia?
    Personalmente lo trovo affascinantissimo, addirittura entusiasmante.

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    1. L'ho scritto nel post: meno ingenuità e più malizia nel valutare il progresso tecnologico. Proprio non riesco a capire perché tante persone siano convinte che la scienza sia una "mammina buona" che lavora per il nostro bene, al massimo facendo qualche errore di tanto in tanto che, però, la stessa "mammina buona" si preoccupa di riparare. Non credo che le cose stiano così.

      La tecnica ha sempre messo nelle mani delle classi dominanti strumenti di potere, il cui utilizzo è sempre stato quello di preservare e accrescere il loro potere e solo marginalmente, in modo subordinato, il benessere collettivo. Non intendo solo i mezzi bellici, ma anche quel complesso di conoscenze e tecniche il cui controllo, con lo sviluppo tecnico, diventa essenziale per condizionare i meccanismi redistributivi, aka lotta di classe.

      Il fatto che in questo periodo coincidano due dati di fatto evidenti, da un lato la crescita esponenziale delle conoscenze scientifiche e delle sue applicazioni tecnologiche, dall'altro la circostanza per cui le istituzioni democratiche sono in gravissima sofferenza, costituisce una minaccia mortale il cui bizzarro epifenomeno è il proliferare di strampalate teorie complottiste. Questo aspetto folkloristico non deve farci dimenticare l'esistenza del problema, soprattutto in presenza di accelerazioni inspiegabili come, solo per fare un esempio, la pretesa di imporre il principio della vaccinazione obbligatoria in assenza di motivate ragioni.

      Per altro, non solo di vaccini si tratta. Assistiamo a un'interminabile sequenza di provvedimenti, dalla moneta elettronica ai sistemi di sorveglianza informatica, che procedono di pari passo con la distruzione dell'istruzione pubblica, la privatizzazione della sanità, l'imposizione di prodotti transgenici, la falsificazione delle teorie economiche, la manipolazione dell'opinione pubblica e quant'altro, che già oggi sono possibili nella misura che constatiamo proprio grazie all'asimmetria esistente nel controllo della tecnologia. [continua]

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    2. E' dunque necessario e urgente porsi il problema del controllo democratico della tecnologia. Il video che ho proposto, di natura divulgativa, ha un taglio benevolo presentando i successi della "mammina buona" come se fossero destinati solo ed esclusivamente alla nostra felicità. Ti invito a riflettere sul fatto che neanche gli scienziati impegnati nella ricerca di punta, e quindi specialisti dei loro settori d'elezione, hanno un quadro complessivo della macchina scientifica. Più in alto di loro, ci sono entità che decidono cosa finanziare e cosa no, cosa secretare e cosa rendere disponibile, ma queste non sono sotto il controllo democratico. Non ti basta questa puttanata della notte dei ricercatori per farti venire qualche dubbio? Io questa la chiamo "fiabascienza", una cosa che mi fa veramente paura. Sai, la "fantascienza" è stata democratica - proveniva dal basso, oltre che profetica, mentre questa "fiabascienza" è orhestrata dall'alto. E mi fa paura.

      Domani farò un altro video, per cercare di spiegare perché la "fiabascienza" è, a mio parere, una minaccia mortale per il mondo che conosciamo.

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  2. io credo nella tensione prometeica della scienza, credo nella cultura del rispetto e non del sospetto, e soprattutto credo che non sia importante ciò in cui io credo.
    Ps. leggete meno Orwell e più Philip K. Dick potrete così scorgere la deformante lente delle nostre piccole e grandi "psicosi" diverse per ognuno di noi ed in ognuno di noi diverse nei diversi momenti della nostra vita.

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