lunedì 1 gennaio 2018

La battaglia per uscire dall'euro e la geopolitica: una questione da chiarire

Da molti anni faccio la mia piccola parte nella battaglia per uscire dall'euro e dall'UE; in questi anni ho conosciuto molti dei principali protagonisti del confronto culturale, e sono stato molto vicino a due gruppi più esplicitamente impegnati sul piano politico: l'ARS (oggi FSI - per il quale sono candidato come indipendente alle prossime regionali del Lazio) e l'insieme delle sigle promosse dagli animatori del blog sollevazione (l'ultima, cui ho aderito formalmente, è la CLN). Mai avuto dubbi sulla loro fede sovranista, ma non altrettanto posso dire in merito alla collocazione geopolitica. Questo problema si sta riacutizzando in seguito alle ultime notizie dall'Iran. Ecco un florilegio degli articoli che la stampa online dedica alla vicenda il 1 gennaio 2018.







Per quanto mi riguarda, condivido la lettura di Fulvio Grimaldi, qui in uno spezzone video tratto dal suo film Target-Iran del 2013:


Ora il fatto è che sono uscito dall'ARS (prima che diventasse FSI) perché in disaccordo, tra le altre ragioni, con la lettura del fenomeno Daesh del suo Presidente Stefano D'Andrea, mentre ricordo di aver trovato "strana" la posizione sia di Sollevazione che del blog Campo antimperialista (cui sollevazione fa spesso riferimento) in merito all'affare Regeni, espressa in questo articolo per l'appunto tratto da lì:

IL CASO REGENI: SPIE, SICOFANTI E FALSE FLAG di Campo Antimperialista


nel quale Fulvio Grimaldi veniva duramente attaccato, salvo poi vedere le sue tesi clamorosamente corroborate da una caterva di indizi. Nell'articolo viene citato il "partito dell'ENI":

«Poniamoci una domanda: per conto di chi è stata fatta circolare l’indiscrezione che Regeni sarebbe stato ammazzato in quanto agente segreto anglo-americano. Azzardiamo una risposta: dal “partito dell’ENI”, preoccupato che la vicenda Regeni potesse mettere a repentaglio i suoi colossali (e loschi) affari.

Il fatto è che l’atteggiamento delle autorità egiziane è stato a tal punto scandaloso e farsesco nei suoi plurimi tentativi di depistaggio, e tanto diffuse le proteste dell’opinione pubblica (anche dell’universo piddino) che il “partito dell’ENI” si è momentaneamente inabissato ed il governo Renzi ha dovuto fare la voce grossa.

Ma mentre il “partito dell’ENI” ha scelto di tacere, altri pittoreschi e sinistri figuri hanno raccolto il testimone della calunnia, rilanciando quelle velenose indiscrezioni, addirittura rincarandone le dosi.

Di chi parliamo?
 Ma di Fulvio Grimaldi! Uno di cui nessuno saprebbe l’esistenza se non fosse stato per anni in Rai alla corte di Alessandro Curzi. Talmente tante le cantonate che il Grimaldi ha preso negli anni e le stupidaggini che ha tentato di propalare, che abbiamo perso il conto. La sicumera complottista del pittoresco personaggio è infatti proverbiale. Per di più egli, per colpire le sue vittime e farsi largo nel nulla, non solo è aduso a spararle grosse, ma fa uso sistematico della calunnia, dimostrandosi il più brillante allievo del nazista Joseph Goebbels che ebbe a dire: “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”.»

Per il momento è tutto, ma credo che stia diventando sempre più necessaria e improcrastinabile una seria e approfondita riflessione di natura geopolitica tra quanti sono per l'uscita dall'euro e dall'UE, in particolare tra noi sovranisti costituzionali.

In ogni caso buon 2018 a tutti.

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