lunedì 13 ottobre 2014

L'art. 11 della Costituzione e il M5S

Articolo 11 della Costituzione:
«L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.»

Per fortuna i primi 12 articoli della Costituzione sono inemendabili. I servi di Maastricht (de destra, de centro e de sinistra, nun ce famo mancà gnente) se la devono tenere, e noi glielo possiamo sbattere in faccia. Il punto che ci interessa è il periodo in cui si stabilisce (suprema legge dello Stato, sia ben chiaro) che l'Italia "consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni;".

C'è scritto "in condizioni di parità con gli altri Stati", e si fa riferimento a "limitazioni", non a cessioni di sovranità. Ma allora, se le condizioni devono essere di parità, com'è che la Commissione (bel termine mafioso) bacchetta l'Italia che non sfora nessun parametro, e nulla dice alla Germania che, al contrario, ha un surplus commerciale superiore al 6% del PIL, massimo limite ammesso? Come mai noi, che siamo in avanzo primario da venti anni, veniamo redarguiti e ci viene imposto di intervenire sul mercato del lavoro onde tagliare i salari reali, mentre la Germania, che ha allegramente fatto deficit superiori al 3% per tre anni consecutivi onde finanziare, a spese della fiscalità generale (tasse dei lavoratori), le riforme Hartz-IV allo scopo di tagliare i salari reali, non viene redarguita?

Perché la Commissione (bel termine mafioso) non impone alla Germania di alzare i salari dei suoi lavoratori, al fine di alzare la sua inflazione e ridurre, in tal modo, il suo spaventoso surplus commerciale?

Siamo in presenza di limitazioni di sovranità in condizioni di parità con gli altri Stati? Evidentemente no!

Ma se le cose stanno così, e stanno così come dimostrabile per tabulas, che bisogno c'è di indire un referendum per uscire dall'euro, come propone il capo ortottero? Ma come: siamo in presenza di una palese violazione della Costituzione e il capo ortottero, che con la Costituzione ci si sciacqua la bocca un giorno sì e l'altro pure, propone un referendum? Anzi, per essere più precisi: propone una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che istituisca la possibilità di indire un referendum?

Ma un bel vaffanculo no?

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