domenica 19 marzo 2017

Quanti sono i sette re di Roma?

Gira questo filmato sulla politica economica del nazionalisocialismo. Va chiarito che i sovranisti non hanno nulla a che vedere con qualsiasi tentativo di ridurre tutto alle sole scelte di politica economica: ci sono più cose tra cielo e terra che in qualsiasi sistemino di equazioncine.

Siccome è bene non dimenticare quanti sono i sette re di Roma, conviene ricordare la semplice cronologia dei fatti.

13 commenti:

  1. Ho visto solo ora che c'era quella bella registrazione sui temi economici (ma non sembra la voce di Adolfo, era lui davvero?).

    Comunque, quello che viene detto nella registrazione è esatto, a parte quando mette in relazione produzione e ricchezza. oggi sappiamo che non è solo quella l'equazione.
    Resta però la correttezza dell'interpretazione economica, segno che da quel punto di vista la sapevano lunga (la trovata dei MeFo per "raffreddare" l'inflazione, non svalutare troppo e finanziare il riarmo è geniale. Ed è anche indicativo del fatto che il III° Reich era ottimamente inserito nel sistema liberista mondiale dal quale comprava tutto quello che gli serviva)
    Altro discorso è l'uso che ne fai.
    La dinamite è una gran invenzione, pensa a quanto lavoro risparmiato solo per le gallerie.
    Ma se la usi sulle persone...ecco, qualche "problemino" lo crea.

    Ora, non pare il tuo caso, in quanto ampli di parecchio il concetto, ma insinuare certi sillogismi non è da persone intelligenti (e spero ne converrai).

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    1. Se ha iniziato a girare quel filmato, e viene messo in relazione col sovranismo, secondo te quale sarebbe il sillogismo?

      (basta guardare il filmato e leggerne il senso per intuire che cosa si vorrebbe mettere in relazione con cosa. Nel filmato si parla di togliere alle banche e ai capitalisti la "proprietà" della moneta e delle relative politiche per metterle a disposizione della Nazione.
      Che sarebbe il discorso di fondo dei sovranisti.)

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    2. Ah, il sillogismo sarebbe: sovranità monetaria=nazionalsocialismo=deriva totalitaria imperialista

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  2. Domande sparse: quanta follia c'è nel fronte No Euro? Noto con sgomento e in ordine sparso:
    l'appoggio incondizionato ideologico a Putin, Assad, Erdogan e simili, purché non siano campioni di democrazia. Tra cui: simpatia verso il concetto delirante di Eurasia (Russia, Iran e Cina in finzione antiamericana)
    La simpatia verso Trump anche nei suoi aspetti più bizzarri.
    Il tifo sostanziale verso tutti i movimenti razzisti o xenofobi o ex padani o nazionalisti, augurandosi che facciano crollare l'Euro (quindi abiurando ogni valore anti razzista).
    La diffusione di teorie simil "Savi di Sion" per le quali l'immigrazione è un complotto del finanziere di origine ebraica George Soros (responsabile, da quel che sembra anche delle rivoluzioni colorate e delle primavere arabe).
    L'esistenza di un complotto eurista che comprende la creazione dell'Erasmus e i diritti gay e delle ONG, finalizzato alla sostituzione razziale dei popoli europei.
    L'esistenza di una razza inferiore e maledetta denominata "Piddini"
    La sostanziale rimozione di tutte le gravi responsabilità di un centro destra che negli ultimi 20 ha avuto diverse stagioni governative.
    Il fanatismo gnostico per cui il no euro è il bene assoluto e chiunque ponga anche solo delle domande, il male assoluto (per cui dev'essere subissato di insulti e accuse deliranti).
    Non spiegare come si affrontino le enormi criticità di un'uscita dall'euro.
    L'aggressività fatta di insulti e accuse bizzarre a chiunque dica qualcosa di anche leggermente divergente.
    Ora perché uno dovrebbe aderire a una simile compagnia di giro? Ci stupiamo che una simile compagnia di giro resti minoritaria e sputtani quanto di buono ci sia nel fronte no euro?


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    1. 1) l'appoggio incondizionato ideologico a Putin, Assad, Erdogan e simili, purché non siano campioni di democrazia.

      Non c'è un appoggio incondizionato a Putin, Assad e Erdogan, e quando c'è non è certamente motivato dal fatto che costoro sarebbero (tutti?) non democratici. Su Erdogan, in particolare, c'è apio consenso sul fatto che egli si preoccupi in primo luogo dei suoi interessi e del suo Paese, per cui è filo-UE o anti-UE a seconda delle convenienze.

      Quanto al Putin non democratico, Lei ha notizia di elezioni truccate in Russia? Oppure scambia per non-democrazia i provvedimenti necessari e dovuti contro manifestazioni indecorose che offendono i sentimenti e la religiosità del popolo russo? Putin sarebbe antidemocratico perché, ad esempio, non permette l'oscena, disgustosa e volgare sfilata dei sodomiti, delle lesbiche e tutta la paccottiglia gender al seguito?

      2) La simpatia verso Trump anche nei suoi aspetti più bizzarri

      A cosa si riferisce? Al fatto di aver detto, ad esempio, che le donne la danno agli uomini ricchi, potenti e magari anche giovani e belli? L'accusa è forse di "lapalissianismo"?

      3) Il tifo sostanziale verso tutti i movimenti razzisti o xenofobi o ex padani o nazionalisti, augurandosi che facciano crollare l'Euro (quindi abiurando ogni valore anti razzista).

      Lei mette insieme il razzismo con la xenofobia e il nazionalismo, che sono invece cose diverse (non a caso si usano parole diverse). La informo che Lei sta commentando sul sito di uno che NON è razzista, ma comincia ad aver paura del numero già eccessivo e in crescita di immigrati (sono quindi xenofobo), e inoltre è un nazionalista. Sì, sono un nazionalista, anche se noi sovranisti preferiamo non usare questa parola perché il nazionalismo è stato un movimento politico di chiaro stampo liberale, mentre il sovranismo è socialista, tanto è vero che grande è l'irritazione per il furto di questo termine posto in atto da un movimento di destra (Alemanno): se costoro si definissero nazionalisti renderebbero un servizio alla chiarezza delle effettive posizioni politiche. Potrebbero essere nostri alleati nella battaglia per la distruzione dell'UE e, subito dopo (l'immancabile vittoria finale eh! eh! eh! così la faccio felice) fieri avversari nell'Italia liberata.

      4)La diffusione di teorie simil "Savi di Sion" per le quali l'immigrazione è un complotto del finanziere di origine ebraica George Soros (responsabile, da quel che sembra anche delle rivoluzioni colorate e delle primavere arabe).

      I sovranisti non prestano alcuna attenzione a questi deliri, sebbene riconosciamo l'esistenza di un "problema israeliano", non diverso dal problema tedesco o dal problema balcanico... e via problemizzando geopoliticamente. Tenga a mente la velocità con cui sono cambiate le frontiere nel corso dei secoli, e non le sarà difficile rendersi conto che questo approccio analitico non è tutto da buttare nel cesso.

      Quanto a Soros, le ricordo che a costui è storicamente attribuita la responsabilità della crisi della lira italiana e della sterlina inglese nel 1992. Ci sono, inoltre, moltissimi indizi, prove e dichiarazioni personali della sua attività in ambito finanziario e geopolitico in favore della gobalizzazione. Un impegno legittimo, sia chiaro. Per noi sovranisti Soros (ormai anziano) e i tanti come lui sono avversari politici.

      [continua]

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    2. 5) L'esistenza di un complotto eurista che comprende la creazione dell'Erasmus e i diritti gay e delle ONG, finalizzato alla sostituzione razziale dei popoli europei.

      Proprio ieri sera ho partecipato a un'accesa discussione sul cosiddetto "piano Kalergi" sostenendo, da sovranista qual sono, che quella che viene chiamata "sostituzione di popolazione" è la vecchia e conosciuta politica di costituzione di eserciti industriali (e di consumo) di riserva, una cosa che si fa da sempre. Pensi, per fare un esempio tra i tantissimi, alla politica degli imperatori romani per il controllo dei flussi migratori dei Goti. Finì male, a causa dell'arrivo degli Unni.

      6) L'esistenza di una razza inferiore e maledetta denominata "Piddini"

      I piddini non sono una "razza"! Noi non siamo razzisti. I "piddini" sono persone malate di disinformazione, con una gravissima carenza di coscienza di classe.

      7) La sostanziale rimozione di tutte le gravi responsabilità di un centro destra che negli ultimi 20 ha avuto diverse stagioni governative.

      Rivolga questa obiezione ad Alemanno, Starace e Bossi. Poi mi faccia sapere, sono curioso anch'io.

      8) Il fanatismo gnostico per cui il no euro è il bene assoluto e chiunque ponga anche solo delle domande, il male assoluto (per cui dev'essere subissato di insulti e accuse deliranti).
      Non spiegare come si affrontino le enormi criticità di un'uscita dall'euro.
      L'aggressività fatta di insulti e accuse bizzarre a chiunque dica qualcosa di anche leggermente divergente.

      Lei frequenta questi ambienti di trogloditi solo quando si occupa di sovranisti? Lo sa che la mamma degli stupidi è sempre incinta?

      Quanto alle criticità di un'uscita dall'euro, mi permetta di ricordarle che non saremo noi quattro gatti sovranisti a determinarla. Noi siamo semplicemente convinti (spero di sbagliarmi, ma non credo) che l'unico modo per tenere in piedi l'euro sia distruggere la democrazia. Anzi, perfino il ricordo di cosa sia la democrazia. Davanti a questo rischio, non c'è prezzo che tenga.

      La ringrazio per l'attenzione e la saluto cordialmente. Come vede, non l'ho sbranata.

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    3. Dovere. Ora, se la discussione la interessa e se ha tempo, potrebbe commentare le notizie riportate in questo articolo di Maurizio Blondet?

      MANIFESTAZIONI COPERTE DAI MEDIA. E ALTRE NON COPERTE.

      Ovviamente la prego di prescindere dalla sua simpatia/antipatia per Blondet, e di restare solo ai fatti segnalati. Sono falsi? Sono veri? Occorre inquadrarli diversamente?

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    4. Carissimo Fraioli, lei deve avere doti medianiche, poiché stavo pensando proprio a questo. La risposta è che, secondo me, vanno inquadrati diversamente. E qui le cose si complicano. Provo a spiegarmi: il personaggio più in vista della "compagnia di giro" di cui fa parte anche Blondet, si presenta come filosofo, marxista, anti globalizzazione e anti euro. Quindi quello che dice mi interessa. Poi lo sento esaltare Putin e difendere Assad. Ora, il primo non lo metto nella mia personale top ten degli umanitari, il secondo lo reputo un macellaio.
      Poi rilevo casualmente che la difesa di Putin (e di Assad) fa parte di un'ideologia che a grandi linee potremmo chiamare "Eurasia", cioè Russia, Iran, Cina (e alleati) in funzione antimericana e antieropea. Non c'è nulla di male. Però perché non dichiararlo ufficialmente? Criticare l'Euro e poi auspicare l'avvento di potenze asiatiche è un'ideologia. Raccontarla servirebbe a capire quali siano le idee di chi ci sta facendo la predica. Potrei stabilire, per esempio, che l'Iran mi piace poco. Non solo, la compagnia di giro ama i complotti, alcuni magari comprensibili, altri farlocchi, altri disgustosi (come ritengo sia quello del finanziere di origine ebrea a capo dell'immigrazione). In generale ci sarebbe un complottone che abbraccia l'Erasmus, i diritti dei gay, l'euro, la fecondazione assistita, il relativismo di Papa Bergoglio, le rivoluzioni colorate, le primavere arabe, le manifestazioni contro Trump, le ONG, l'immigrazione, etc.
      Ora è evidente che l'Eurasia prende un po' tutto, a destra e a sinistra, compresi integralisti cattolici, nostalgici dello stalinismo, dello squadrismo, dell'antisemitismo. Così l'esaltazione di Putin assume una luce diversa: viene difeso in quanto leader dell'Eurasia, in quanto baluardo contro la decadenza occidentale. Niente di male (anche qui), però se su una scatola leggo "biscotti" dentro ci trovo normalmente dei biscotti. Invece se leggo "filosofo marxista" poi mi bevo le dichiarazioni di un "complottista euroasiatico". Certe opinioni veicolano un'ideologia (non certo nascosta, però non dichiarata quando fa comodo tacerla) che secondo me è sballata e inficia tutto il resto.
      Come si "mappa" la compagnia di giro? Partendo dall'attuale filosofo opinion maker e, tramite, un solo grado di separazione si arriva a tutte le posizioni raccontate sopra (estremismi vari). Per esempio, tramite un suo amico/collaboratore si arriva subito a un sito cattolico estremista dove l'immagine di copertina di un post sul "nuovo ordine mondiale" è: una portaerei con sopra una stella di David.
      Non so voi, ma per me è sufficiente a scappare via a gambe levate e a mettere la scritta "Farlocco" in sovrimpressione. Ritengo comunque che ciò danneggi le critiche sacrosante alla UE buttando tutto in caciara.


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    5. "di cui fa parte anche Blondet, si presenta come filosofo, marxista, anti globalizzazione e anti euro"

      Devo correggerla: Blondet non è marxista, è un cattolico, anche un filino integralista. E' sostanzialmente un uomo di destra (è stato inviato e redattore di testate come il Giornale di Montanelli, l'Avvenire, la Padania e Italia Settimanale di Marcello Veneziani - link).

      il primo non lo metto nella mia personale top ten degli umanitari, il secondo lo reputo un macellaio

      Stiamo parlando di due uomini di stato, al pari dei Bush, di Obama, dei regnanti sauditi, di Erdogan e altri. Ce n'è qualcuno che sia un santo tra questi? Su questo terreno non la seguo.


      Poi rilevo casualmente che la difesa di Putin (e di Assad) fa parte di un'ideologia che a grandi linee potremmo chiamare "Eurasia", cioè Russia, Iran, Cina (e alleati) in funzione antimericana e antieropea. Non c'è nulla di male. Però perché non dichiararlo ufficialmente? Criticare l'Euro e poi auspicare l'avvento di potenze asiatiche è un'ideologia.

      L'"eurasia" non è un'ideologia ma una visione della storia per la quale gli interessi dell'Europa sono più convergenti con la Russia, la Cina e i paesi del Caucaso piuttosto che con il continente americano. Pertanto, la visione "eurasiatica" potrebbe, al massimo, essere considerata anti-americana, ma non anti-europea. A meno di non essere convinti che all'Europa convenga approfondire i legami atlantici in funzione anti russa/cinese/caucasica. Una visione legittima anch'essa, per carità, però è bene chiarirsi. Non si tratta dunque di invocare "potenze asiatiche", tutte per altro inferiori come influenza, ricchezza, forza militare all'Europa, bensì, eventualmente, il contrario: per gli eurasiatici all'europa conviene proiettarsi ad est, cercando l'integrazione con la Russia, che ha radici cristiane, per giocare sullo scacchiere eurasiatico un ruolo egemone, piuttosto che rassegnarsi a un ruolo ancillare rispetto agli USA.

      [continua]

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    6. Lei si domanderà, allora, perché molti (ma non tutti) tra gli eurasiatici siano per l'uscita dall'euro e alcuni anche dall'UE. Che dirle? Sono punti di vista di pensatori (di diverso spessore, dai massimi livelli del pensiero politico fino agli sbiellati da tastiera) i quali in alcuni casi sono concordi in altri meno.

      Personalmente preferisco analizzare un pensiero politico partendo dagli esponenti di maggiore spessore culturale, e ignoro del tutto gli sbiellati (salvo quando scrivono qualche semplificazione adatta a un pubblico vasto ma pur sempre corretta). La prego di fare altrettanto, altrimenti potrei risponderle segnalandole la corte dei miracoli che sul web sostiene l'euro, l'UE, la NATO, la teoria degli alieni, della terra cava e quant'altro.... (dimenticavo: le scie chimiche).

      All'uopo mi permetto di segnalarle questa interessante intervista ad Aleksandr Dugin del 26/03/2017 pubblicata anche sul Foglio (le faccio notare: una rivista di sinistra e un quotidiano di destra).

      Buona lettura.

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    7. Una precisazione: il filosofo marxista è Fusaro, non Blondet. Per il resto seguirò il consiglio di stare lontano dagli sbiellati ;)

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