martedì 13 marzo 2018

Il tavolo inclinato

7 commenti:

  1. Mardochai-Marx diceva che il mondo non va capito ma cambiato. La distinzione fra giudizi di fatto e di giudizi di valore non va per la maggiore fra chi (sia pure alla lontana) s’ispira al suo insegnamento, ed è così che il nostro Fraioli (che marxisticamente analizza la situazione politica in termini di rapporti fra i proprietari dei mezzi di produzione) enunzia la sua previsione di una weimarizzazione dello scenario europeo nei termini di un anelito alla sua risoluzione in chiave demoprogressista, pardon sovranista (così mi uniformo alla semantica ufficiale del blog).

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    1. Ma perché mi prendi per marxista? Forse perché frequento molti marxisti? In tal caso, molti anni fa mi avresti preso per un new-age, visto che frequentavo tali ambienti. Il mio cervello ha una formazione tecnico-scientifica, e sono più prigoginiano che marxista.

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    2. Vop non sa, Fiorenzo, che alcuni giovinotti marxisti che faticano ad uniformarsi alla tua semantica ti ritengono un borghese con giardino.

      Rifletto sul tavolo.
      Ho (ri)ascoltato a radio Radicale l'incontro tra Grillo e Renzi, era il 2014 Renzi cercava la fiducia dal M5s, il modo deciso con il quale Grillo lo ha sbranato:“Non sei credibile. Non ho tempo per te e non sono venuto qui per sentire il tuo programma”.
      Se non era una recita, è un fatto che la fiducia non c'è stata, dopo il cambio di linea del M5s sulla moneta perché quello che resta del Pd non dovrebbe appoggiare Il M5s al governo? Forse la gamba piddina vuole proporsi come gamba degli industriali? Sarebbe comunque un passo avanti, o no? Testimonierebbe di una certa autonomia che i partiti nonostante tutto quello che si vede e sente in giro ancora hanno.

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  2. Io , che invece sono vetero-comunista , caro Fiorenzo , e parlo per il mio territorio , bisogna vedere se si considerano ancora lavoratori o imprenditori di se stessi .

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    1. Come le persone pensano sé stesse è un fatto culturale e psicologico, ciò che sono veramente è un dato di fatto. Uno con una partita IVA, ma anche il padroncino di una piccola industria metalmeccanica, è "fattore lavoro". Sapesselo.

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    2. Sarà mica che l'economicismo che accomuna liberismo e marxismo rappresenti la falsa coscienza d'un'epoca di reificazione, e che l'elemento centrale che muove storia e politica sia quello simbolico e spirituale?

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    3. Scusa, Vop, a me sembra una considerazione asimmetrica accomunare una filosofia politica a una visione economica, con le sue leggi e teorie del valore.

      Escludi che un liberista non possa far proprie le leggi individuate da Marx nel difendere il suo profitto, confidando nel mercato ma legando il cammello proletario davanti alla mangiatoia del reddito di cittadinanza?

      Se avessi contrapposto liberismo a comunismo/socialismo forse ti avrei odiato, invece continuo a volerti bene.

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