mercoledì 7 marzo 2018

Risposta a Filippo

Avendo pubblicato questa battuta su feisbuc:


l'amico Filippo ha commentato: "Fiorè...mi fai un video in cui dai una lettura completa e analitica di queste elezioni dati alla mano?". Gli ho dato una risposta senza numeretti.

22 commenti:

  1. Ma , secondo te , Fiorenzo , quale ceto sociale rappresenterebbe il centro destra ? e per quanto riguarda la Lega , antitedesca , lo sai , qui a Verona quanti sono che hanno un reddito piu' che soddisfacente ( volgarmente mangiano )grazie alle imprese tedesche , solamente all'Autogerma ( import auto ) piu' di 3000 ,e come ben sai in Veneto la Lega ha fatto cappotto .Quindi pensi che questi elettori seguirebbero la Lega in un ,improbabile , percorso di Italexit ?

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    1. Magari tra quelli dell'autogerma ha vinto il PD, che ne sai? Poi non capisco, stai forse dicendo che, nel complesso, il veneto si avvantaggia dall'euro? Se così fosse, sarebbe la Germania ad essere svantaggiata. A meno di pensare che la moneta sia neutra...

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    2. Voglio ribadire che ancora oggi i 2 comandamenti principali e distintivi del popolo leghista sono , l'anti statalismo : Roma Ladrona , Paroni a casa nostra e l'anti immigrazione , prima quella dal Sud Italia ,ora quella dal Nord Africa e come terzo il meno tasse , ma questo penso sia comune a tutti i partiti . Che il Veneto faccia parte della filiera produttiva tedesca lo sai anche tu , dai . Se Salvini si azzardasse a fare un referendum per l'uscita dall'euro e dalla UE ,ci scommetto il vino che vuoi , che qui in Veneto , i suoi elettori , lo rincorrono con il forcone .

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  2. Ho vissuto un anno a Vr (Avesa) negli anni caldi di Bossi "Padania Libera", con una macchina targata F-uori R-oma raggiungevo un cantiere edile a Peschiera tutte le mattine, non molto più di questo, c'erano le lire e le torri stavano per cadere.
    Da quel clima, dalle chiacchiere da bar e dagli sguardi alla mia Fiat 131 Mirafiori (1977, un "regalo") un'idea dell'elettorato medio veneto me la sono fatta, speculare a quella mia di piddino dell'epoca, stesso processo di appartenenza mediato dalla propaganda.
    C'è la possibilità che la maggior parte di quegli elettori non si sia ancora posto il problema della moneta, potendoselo permettere, ancora per poco.

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    1. Concordo , ma non per quel per poco , visto che il Veneto è ancora un esportatore netto

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    2. Scusate, torniamo ai fondamentali please. Sicuramente la quota di export sul pil veneto non arriva al 10% (non ho i dati, ma il 10% è già un numerone) e inoltre questa quota è realizzata da una minoranza degli imprenditori, che sono una minoranza della popolazione. Inoltre, l'export tira perché i salari sono compressi (se il cambio è fisso allora sono flessibili i salari) quindi i lavoratori hanno poco da festeggiare.

      Poi c'è l'import. Ma ogni merce importata è una merce non prodotta sul territorio. Anche qui gli importatori (che sono una minoranza degli imprenditori) sono contenti, sicuramente un po' meno i loro operai.

      Tutti gli altri imprenditori, che lavorano sul mercato interno, che sono di più (anche perché chi non esporta e non importa è un piccolo imprenditore) è alla canna del gas perché alla domanda interna non le tira più. E quando non tira più... arriva la depressione.

      Scusate se vi ricordo i fondamentali.

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    3. Fiorenzo , non sto mettendo in discussione i fondamentali , ne facendo un elogio del Veneto , dico , per spiegarti che qui la Lega non è quella rappresentata da Salvini ( infatti si chiama Liga Veneta ), che l' economia veneta è un'economia molto articolata ,poliedrica ,dove si intersecano industria , terziario avanzato , turismo e agricoltura e che quindi riesce a resistere alla crisi , anche se vi sono criticità importanti ,vedi banche ,e beneficia della vicinanza con la Germania , tanto da divenirne strategica per essa . Infatti vi è un flusso continuo di capitali tedeschi ,da far diventare , ad esempio,Verona capitale della logistica nazionale . Tutto questo ha i suoi effetti benefici sull'occupazione , infatti ,qui ,la disoccupazione è al 4,9 % , quindi ,credimi , per la base leghista veneta ,l'EURO e' l'ultimo dei problemi .

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  3. L export dell emilia romagna è il 55% del pil regionale circa. Il veneto sta sugli stessi livelli.

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    1. Export fuori dai confini italiani o export fuori dai confini regionali?

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    2. Credo fuori dai confini italiani. Del resto se l Italia tutta esporta il 30% abbondante del PIL...e se il nord è sopra media e il sud pesantemente sotto media...sono dati ampiamente plausibili.
      Veneto e Emilia Romagna risultano fra i super esportatori europei.

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    3. Come esportatore intra italiano credo che sia la Lombardia a "vincere" invece.
      Sono dati facilmente rintracciabili online comunque.
      Le aziende emiliane, realtà che conosco facendone parte, che hanno reagito bene alla crisi sono quelle che fanno prodotti con bassa elasticità di prezzo, quindi a medio alto valore aggiunto e di dimensioni almeno medie (dai 100 dipendenti in su)...e fanno il 90% del loro fatturato con l estero.
      La differenza col Veneto è che, in quelle la cui proprietà non è già caduta in mano a colossi americani o tedeschi, è ben chiaro che ogni anno la competizione è con i pari ruolo tedeschi.

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    4. Quindi la confindustria emiliana è ancora in maggioranza indipendente da soggetti esteri (i suoi "capitani" principali hanno ancora il controllo delle proprie aziende - essenzialmente automazione),conscia di essere in competizione costante coi tedeschi ma anche di aver bisogno dell accesso ai mercati internazionali come il pane.
      Il Veneto...boh.

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    5. Grazie delle osservazioni. In effetti ho confuso la percentuale dell'export sul Pil con il saldo export-import sul Pil. Nel fare un'analisi politica, prima che di sistema, il dato "export sul pil" è molto importante al fine di individuare gli interessi reali dei produttori. Dunque le osservazioni di Fabio Campedelli sono assolutamente da tenere in considerazione.

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  4. Concordo , sono convinto che ormai si possa dire che il vecchio " triangolo" industriale italiano sia spostato in Veneto e Emilia Romagna .In Veneto la produzione industriale manifatturiera è cresciuta del 6,3% nell'ultimo trimestre 2017 e del 4% sull'intero anno 2016, mentre le esportazioni sono cresciute del 7/8 % rispetto l'anno precedente, sempre 2016.

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  5. Ma qui nessuno preferirebbe il governo della Merkel. Quasi nessuno. Popolo e imprenditori.
    Praticamente il discorso di confindustria emilia romagna è:
    So che dovrò aumentare fatturato e profitti per non esser acquisito dai concorrenti tedeschi o per non farmi togliere quote di mercato. So che per aumentare fatturato e quote di mercato ho bisogno dei mercati aperti. So che coi mercati aperti rimane la porta aperta anche alle prepotenze tedesche con relativi tentativi di acquisizione...da cui per difendermi ho bisogno di un fatturato maggiore. E il ciclo ricomincia.

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  6. Certamente l euro non è visto come un problema dagli imprenditori qui...ma al popolo sta cominciando a stare sui coglioni - votanti pd esclusi.
    Forse perché non c è appunto quell ammirazione a prescindere per i tedeschi.

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  7. Anche perché come in tutti i Paesi votati all export in misura così importante, il mercato fel lavoro si divide in due. Chi lavora per aziende solide che esportano che gode di stipendi tutto sommato ancora buoni...e chi lavora nei servizi o sul mercato interno che si trova deflazionato senza pietà.

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  8. Caro Firenzo credo che Campedelli non solo crede che la moneta sia neutra ,ma crede che sia SOLO UNA MONETA,e non un sistema di governo per disciplinare la classe operaia . IL motivo è che la crisi non colpisce contemporaneamente i soggetti sociali . Dapprima colpisce la classe operaia che trascina con se la classe media ,che trascina con se la classe produttrice ,che trascina infine la classe dei banchieri . Cosa ne sarà della Autogerma quando Trump mettwerà i dazi sulle importazioni della WOLKSVAGEN ? E cosa ne sarà del manufatturiero del triangolo industriale italiano a traino tedesco ? Supponiamo che Trump metta il dazio di quantità x sul prodotto y della Germania che si serve della mano d'opera italiana e delle infrastrutture nostrane . La Germania per rientrare nelle spese abbasserà di almeno y le paghe degli operai italiani e se non direttamente tramite pressioni sulle aziende italiane che lavorano e hanno commesse con le aziende tedesche (magari ex aziende italiane ) Ecco le famose riforme del mercato Hartz ec.ecc. Pertanto o la Liga Veneta si sposta selle posizioni di Salvini , Borghi ,Bagnai , oppure avrà un declino al pari del Pd. Oggi non si può prescindere dagli interessi nazionali . Inoltre l'abolizione dell'euro non passa assolutamente per referendum . In Europa non si va a battere i pugni , che sono sempre e comunque un segno di impotenza , ma a contrattare . Se si raggiungono accordi bene altrimenti si fa come Butler con miss Rossella : Cara francamente me ne infischio ! La caduta dell'euro sarà decisa dagli Americani e non dagli Europei . Chi l'ha imposta la disfa Buona Vita

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    1. Quello che dici, Gianni, è interessante: Trump accelleratore (volontario?) del "Tramonto dell'euro".
      Ma siccome la percezione de laggente sui fatti economici e politici arriva un po' dopo, facendosi largo tra molta propaganda e poca informazione, e siccome a sud la pancia vuota acuisce le percezioni mentre a nord la digestione le attutisce, prevedo che ci sarà un bel da farsi per Salvini e consiglieri economici per parlare una lingua bifolcuta che descriva un tramonto come un'alba.
      Forse basterebbe evitare giornalisti indipendenti, parlando da profeta al nord e da storico al sud.

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  9. Ma , secondo te , le posizioni di Salvini , Borghi e Bagnai sono posizioni socialiste o liberiste , cioè tu pensi di salvare l'Italia con la flessibilità del cambio lasciando il libero mercato ?

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  10. Caro Fabio ti posso solo dire che quando avevamo la flessibilità del cambio e il libero mercato prima della entrata nell'euro non si stava così male . Poi è arrivata la libera circolazione dei capitali e il libero mercato si è adulterato . Vedi il capitale è internazionale , mentre il salariato è nazionale , contrariamente alla tesi socialcomunista dell'internazionalalità dei lavoratori . Per non farla molto lunga ti invio un link che puoi leggere con comodo sulle leggi a favore della libera circolazione dei capitali e del perchè questi hanno come nemici lo stato nazionale . Ma è logico in quanto i ricchissimi se ne possono fottere dello stato i meno abbienti no .
    http://www.europarl.europa.eu/atyourservice/it/displayFtu.html?ftuId=FTU_2.1.3.html

    Buona Vita .

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  11. Caro Gianni , sono piu' che d'accordo con l'ultima parte della tua risposta , mentre per quanto riguarda la prima ti ricordo che nel 1985 fu abolita la scala mobile e quindi la famosa svalutazione del 1992 fu un massacro per la classe lavoratrice .Se usi un cambio flessibile lasciando il libero mercato non fai altro che avvantaggiare quelle regioni che hanno già un economia export-led ,per l'appunto Veneto ed Emilia Romagna e precipitare in un'ulteriore crisi le altre , sopratutto quelle del Sud . Non te lo dice il sottoscritto , ma Augusto Graziani . Hasta la vista

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